Lugo di Romagna, 25 novembre 2023
Alla giornata dell’Aclista 2023, il Presidente del Comitato CRI di Bassa Romagna ha presentato la nuova strategia dell’Associazione per il territorio romagnolo.
Una Croce Rossa rinnovata nella struttura, nelle attività e anche nei mezzi a disposizione del territorio della Bassa Romagna quella presentata da Luigi Farina, Presidente del Comitato CRI di Bassa Romagna, durante la giornata dell’Aclista 2023 che si è svolta lo scorso 25 novembre presso la Collegiata di Lugo.
La serata, organizzata dal Circolo A.C.L.I. di Lugo e dal titolo “A sei mesi dall’alluvione: il contributo del terzo settore per il rilancio della Bassa Romagna”, è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione delle zone colpite dall’alluvione dello scorso maggio e per evidenziare l’apporto strategico delle realtà che operano nel terzo settore per la ripresa del territorio.
“Dopo due anni di commissariamento – ha spiegato Farina – la Croce Rossa di Bassa Romagna si è data una nuova organizzazione interna che le ha permesso di intervenire, durante l’alluvione, al fianco delle istituzioni e della Protezione Civile, ma molto altro abbiamo intenzione di fare.”
Grazie alla presenza di 120 volontari che oggi prestano servizio nel Comitato, Farina si sente di programmare azioni concrete che rendano l’Organizzazione ancora più attiva sul territorio.
“Operiamo all’interno di una Associazione nazionale ed internazionale che promuove i valori della vita, della salute e della resilienza tra i cittadini e con questo spirito intendiamo operare anche noi sul territorio della Bassa Romagna. L’emergenza dei mesi scorsi è stato per noi un battesimo – continua Farina – che ci ha permesso di definire ancora meglio come impostare la strategia futura del nostro Comitato.”
Grande attenzione quindi alla gestione delle emergenze, attraverso l’organizzazione di corsi di formazione non solo per i volontari, ma anche per i cittadini.
“Vogliamo essere preparati a gestire situazioni di calamità che certo ci auguriamo non diventino la norma, ma l’esperienza dei mei scorsi ci ha insegnato che dobbiamo essere efficienti, rapidi. Da qui l’idea di attrezzare un’ala della nostra sede a segreteria operativa locale che diventi il centro di coordinamento delle attività ordinarie, ma anche di raccordo per le situazioni di crisi.
Un’area gestita da volontari specializzati e capaci di intervenire in tempi stretti.”
La formazione continua quindi al centro della strategia di Farina.
“Stiamo pianificando corsi per i volontari e per la popolazione per la gestione di attività di emergenza e di protezione civile, che sono azioni che necessitano di pratica ed esperienza perché siano efficaci.
Alcuni volontari che per proprie competenze e attitudini saranno ulteriormente formati in corsi di livello superiore organizzati da CRI Nazionale per la gestione degli eventi calamitosi.
Abbiamo terminato un corso per operatori delle emergenze (OpEm) in collaborazione con i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Ravenna che con un loro mezzo alla presenza di un Direttore antincendio è stato possibile spiegarne il funzionamento e comprendere meglio come collaborare con loro in caso di necessità.
È stato un esperimento che ha portato buoni risultati e che probabilmente verrà riproposto su scala nazionale a tutti i Comitati italiani.
In certe situazioni, è fondamentale sapere come collaborare con le altre forze coinvolte per non essere d’intralcio.”
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All’interno dell’aeroporto di Villa S. Martino poi è stata messa a disposizione dall’Aeroclub un’area dove la CRI di Bassa Romagna può organizzare attività addestrative come imparare a montare tende, gazebo e tutte quelle strutture accessorie che in tempi rapidi
devono essere allestiti in caso di necessità.
“Bisogna imparare a gestire bene il tempo a disposizione e a distribuire bene le risorse” – commenta Farina, che all’interno dell’autorimessa della sede di viale Orsini ha predisposto uno spazio per attrezzature d’emergenza come tende pneumatiche, brandine, coperte,
impianti elettrici, dotazioni necessarie per garantire un intervento efficiente in caso di calamità.
“Stiamo riorganizzando anche il nostro parco automezzi grazie all’aiuto di donazioni e siamo in attesa di ricevere un mezzo che abbiamo trasformato in un ufficio mobile che durante l’alluvione sarebbe stato strategico per coordinare tutte le attività in prossimità degli eventi.”
Non solo la gestione delle emergenze però tra gli obiettivi del Comitato della Bassa Romagna, ma anche corsi di formazione sociale e sanitario per volontari, civili e aziende che sempre più comprendono l’importanza di una preparazione in tal senso.
“Abbiamo attrezzato una sala di formazione all’interno del Comitato con strumenti didattici come manichini e defibrillatori per i corsi. L’emergenza ci ha insegnato come essere un punto di riferimento immediato e pronto, ma non possiamo non considerare ciò che
accade dopo e dobbiamo essere in grado di dare supporto a chi poi si trova ad aver bisogno.
Vogliamo fare rete con le altre realtà del territorio – conclude Farina – vogliamo essere parte attiva nella gestione dei bisogni della popolazione locale e desideriamo partecipare ai tavoli attivi per avere un raccordo continuo con le amministrazioni con cui
quotidianamente ci confrontiamo.”